Europa e relazioni transatlantiche a un bivio, di fronte alle candidature alla presidenza degli Stati uniti.
Europa e relazioni transatlantiche a un bivio, di fronte alle candidature alla presidenza degli Stati uniti.
Tra voci di sconfitta e propaganda, la situazione della guerra in Ucraina. Il ruolo di Europa, NATO e Stati uniti.
Conseguenze e significato dell’attentato al teatro Krokus di Mosca, anche per l’Europa e tutto l’Occidente.
Muore in carcere in Siberia Aleksej Naval’nyj, il più noto oppositore al regime di Putin. Chi era e cosa faceva.
Di fronte alle esitazioni nell’erogazione degli aiuti USA, cosa pensare sulla guerra in Ucraina e in Europa?
La morte di Evgenij Prigožin: perché due mesi dopo il fallito golpe. Il suo ruolo in Africa e molto altro.
Russia e Africa al centro delle ricadute della guerra nel resto del mondo: una panoramica di mezza estate.
Rivolta del capo della brigata Wagner contro i vertici politico-militari russi: fatti e commento.
Una rara opportunità per ascoltare voci provenienti dalla Crimea, annessa di fatto dalla Russia.
Le risposte agli argomenti con cui la Russia sostiene l’annessione della Crimea del 2014: tre punti chiave.
Perché il referendum per l’annessione della Crimea è illegittimo, persino se si escludesse il ruolo della Russia.
Si riparla di Crimea e conflitto Russia-Ucraina. Non sempre lo scenario è chiaro: domande e risposte.
Principi generali e contraddizioni nel piano di pace cinese. Difficile vedere passi concreti per la soluzione.
Un anno di guerra: propaganda e opinione pubblica tra Italia e Germania. Il ruolo degli intellettuali.
Nel 2018, tre navi ucraine fermate e sequestrate allo stretto di Kerč’. Un segnale premonitore sottovalutato.
A un anno dall’inizio della guerra su larga scala in Ucraina, i miei articoli per questo triste anniversario
Cinque ragioni e cinque categorie di italiani alle quali interessa compiacere un Paese come la Russia.
Limes pubblica una cartina sulla quale la Crimea, che territorio ucraino, viene invece attribuita alla Russia…
L’intervista alla direttrice di un centro studi getta una luce traversa sullo stato delle competenze sulla Russia.
Ciò che il mondo da tempo prevedeva ma sembrava impensabile è successo: il ponte della Crimea è caduto.
La guerra nella seconda fase annunciata dai russi. Perché nelle città occupate tornano i simboli sovietici.
L’Occidente ha commesso errori verso la Russia, ma non quelli che si sentono ripetere in questi giorni.
Le tensioni fra Russia e Occidente intorno al dislocamento di truppe ai confini ucraini. Fatti ed elementi per capire.
Preoccupazioni per i movimenti di truppe russe ai confini ucraini. Il contesto mutato, l’incontro virtuale Biden-Putin.
L’unione Russia-Bielorussia procede a rilento, ma ciò non deve indurci a ignorarne le conseguenze per l’Europa.
Le lamentele che i cittadini portano al presidente in televisione sono uno specchio della Russia di oggi.
Ciò che è accaduto in Bielorussia riguarda tutti. Sappiamo quali Stati sorvola l’aereo nel quale voliamo?
Il mondo del dopo-Coronavirus prende forma. Eventi che sembrano slegati mostrano interazioni rivelatrici.
Due fatti recenti ripropongono lo spinoso tema dei rapporti con Russia, Turchia e altri Stati autoritari.
Tre fatti che sembrano non avere relazione reciproca sono lo specchio del mondo verso la fine della pandemia.
Perché in Europa non si utilizza sinora il vaccino russo. I dati essenziali per comprendere la questione.
L’ampia intervista della giornalista ucraina Irina Kaščej a Luca Lovisolo, uscita su due periodici di Kiev.
Partendo dal mio intervento alla Camera dei deputati italiana, andiamo alle radici dei due fatti dell’estate.
La mia audizione alla Camera dei deputati italiana, Commissione affari esteri, su Russia e guerra ibrida.
Alcune pagine dal nuovo libro «Il progetto della Russia su di noi.» Una sintesi del ruolo di Mosca in Europa.
Gli italiani sono convinti che l’Unione europea non stia aiutando. Perché? Le due cause di questo errore.
Perché questa volta potrebbe davvero cambiare qualcosa. Chi dirige il gioco, le occasioni perse per gli europei.
La conferenza stampa di Vladimir Putin: rispetto alle edizioni passate, i toni sono stati più espliciti, a tratti sprezzanti.
Due punti della conferenza meritano particolare attenzione. Colpisce il modo esplicito in cui sono stati espressi.
Quanto è fragile il sistema di garanzie che ci permette di vivere godendo di un buon grado di libertà.
Mentre da noi si fanno ponti d’oro ai progetti eurasiatici di Mosca, in Georgia si manifesta contro l’ingerenza russa.
Per capire il significato della presenza di Aleksandr Dugin a Lugano per la Svizzera, l’Italia e l’Europa bisogna conoscere la sua Quarta teoria politica. Senza questa fondazione, le mosse di Putin in Georgia e Ucraina, i rapporti Russia-Cina, le evoluzioni in Asia centrale ex sovietica e i passi dell’attuale governo italiano sembrano slegati. Perché la Quarta teoria ci riguarda tutti e qual è la sua concretizzazione.
Vladimir Putin giustifica il suo attivismo nello spazio ex sovietico, tra l’altro, come conseguenza di una promessa non mantenuta. La promessa di un non allargamento a est della NATO è stata a lungo un punto controverso, nella ricostruzione dei negoziati che portarono alla riunificazione tedesca. Dal punto di vista dei russi, fu un errore di Gorbačëv, rinunciare a fissare su carta il principio del non allargamento.
Il vicecancelliere austriaco, Heinz-Christian Strache, promette in un video favori a un’emissaria russa, rivelatasi poi una figurante. E’ costretto a dimettersi. Benché inscenato ad arte, l’episodio rivela come taluni politici europei si atteggiano verso la Russia. L’analisi del video girato di nascosto e il racconto dei fatti. Le ragioni per le quali questo episodio non deve preoccupare solo l’Austria.
Le similitudini con alcuni eventi ucraini e la loro percezione in Europa e nell’area di lingua italiana.
La situazione nell’Ucraina orientale si è nuovamente aggravata. Quale posizione ha preso l’Unione europea?
L’ironia sul caso del cantante Albano Carrisi, bandito dall’Ucraina, è fuori luogo. Le ragioni del fatto.
Le ragioni per le quali un intervento militare degli Stati uniti in Venezuela dovrebbe essere evitato.
La risposta ad alcuni quesiti dei lettori dopo il richiamo a Parigi dell’ambasciatore francese in Italia.
Tre livelli di connessione, intorno al caso dell’ambasciatore. l’Italia da che parte della Storia vuole stare?
Passato in mano statale, il Museo Roerich di Mosca è l’ombra di ciò che era durante la gestione privata.
Settant’anni di ateismo di Stato non hanno diminuito l’influenza della religione, nell’Europa dell’Est.
Aspetti internazionali dei «gilet gialli» che sembrano sfuggiti, almeno in parte, alla grande comunicazione.
Con toni appena più sfumati del suo vice Salvini, anche Giuseppe Conte, durante la conferenza stampa congiunta tenutasi a Mosca fra il capo del Governo italiano e il presidente russo, sembrava parlare più in difesa degli interessi russi che di quelli italiani. Dialogare ha senso se si fissano obiettivi da raggiungere: in caso contrario, significa arrendersi alla supremazia del più forte.
Precisazioni sulla questione delle sanzioni verso la Russia, oggetto del recente viaggio a Mosca del ministro italiano Matteo Salvini. E’ dal 2007, con un celebre discorso di Vladimir Putin a Monaco, che la Russia è dichiaratamente in rotta di collisione con il resto del mondo. Lasciare le azioni di Mosca in Ucraina senza risposta e darne per acquisiti gli esiti è inammissibile, per tutti.
Iosif Kobzon era un pezzo di storia. Più di mezzo secolo nella canzone e nella politica sovietiche e russe.
Putin, durante le conferenze stampa, è un blocco di ghiaccio: sa che in queste circostanze ogni movimento di sopracciglio significa qualcosa. Trump no. Quando apre bocca, Trump fa la peggior frittata che si ricordi nella storia dei rapporti fra Washington e Mosca. La Russia ha condizionato e favorito l’elezione di Trump proprio per arrivare a un vertice come questo. Nessuno sa veramente cosa si siano detti.
La Russia reagirà agli attacchi degli Stati uniti in Siria o su altri fronti? Cos’è diventata la Siria?
Il Museo Roerich di Mosca non è più accessibile e i reperti sono stati sequestrati: parlano i protagonisti.
Torino, 13 aprile 2018 ore 10:00, Palazzo di Città: inaugurazione mostra fotografica «Il Patto Roerich»
La Conferenza internazionale di Monaco sulla sicurezza 2018: le sfide aumentano, i leader diminuiscono.
La Siria sembra non fare più notizia, ma il nuovo ordine mediorientale riguarda da vicino anche l’Europa.
Sull’elezione di Emmanuel Macron a nuovo capo dello Stato in Francia scelgo tre temi fra i molti…
Missili USA su una base militare in Siria, l’intervento modifica lo scenario sul teatro regionale.
Un attentato ha causato 14 morti e paralizzato ieri la metropolitana di San Pietroburgo.
La scelta delle parole determina il posizionamento della crisi siriana nel suo contesto geopolitico.
A fine d’anno, uno sguardo sul conflitto siriano, alle soglie della nuova presidenza degli Stati uniti.
Il 4 dicembre i cittadini italiani decidono con un referendum se le modifiche costituzionali entreranno in vigore oppure no.
Gli elettori olandesi hanno respinto con chiara maggioranza la ratificazione dell’accordo di associazione tra l’Ucraina e l’Unione europea.
Il programma realizzato da Bruno Vespa e Al Bano da Mosca è un’altra brutta pagina offerta dai media italiani.
Nelle relazioni internazionali non si possono quasi mai indicare nessi causali diretti e spiegazioni logiche.
Il Corriere della Sera pubblica un’intervista a Vladimir Putin. Alcuni punti meritano una valutazione ravvicinata.
Una risposta a un quesito che solleva problemi complessi: la situazione dell’informazione sulla crisi russo-ucraina e i suoi riflessi sui nostri media.
Quale messaggio i singoli dimostranti volessero effettivamente comunicare non lo sapremo in verità mai.
Quando fu costruito il Muro di Berlino gli americani non iniziarono una guerra, anche se fu una violazione….
Quanti sanno che esiste un «esercito (cristiano) ortodosso russo» che, mutatis mutandis, è la versione cristiana dei combattenti islamici dell’autoproclamato «Stato islamico» o ISIS?
E’ interessante riassumere la versione fornita dai media governativi russi in merito al disastro aereo in Ucraina.
Questa volta, a esplodere, sono state 298 persone, in buona parte turisti che forse non sapevano neppure dov’è, la «DNR.»