Cinque ragioni e cinque categorie di italiani alle quali interessa compiacere un Paese come la Russia.
Non mi occupo di politica interna italiana, ma in taluni momenti gli eventi della Penisola incrociano l’attualità internazionale, in modo non sempre favorevole. L’Italia resta estranea alle principali correnti d’azione internazionali, ma, negli ultimi anni, la relazione tra Roma e gli Stati autoritari, mai del tutto lineare, offre spunti di analisi.
Cinque ragioni e cinque categorie di italiani alle quali interessa compiacere un Paese come la Russia.
L’istituzione della «Commissione Segre» è avvenuta mentre il Comune di Dresda approvava una delibera simile.
La questione non riguarda solo l’Italia. Se si faranno, in un primo tempo gli italiani ne saranno entusiasti.
Il culmine della visita di Xi Jinping a Roma non è stata la firma per l’adesione italiana alla Nuova via della seta.
C’è chi insiste nel difendere le sue condotte. L’epilogo della storia è tutt’altro che difficile da spiegare.
Con toni appena più sfumati del suo vice Salvini, anche Giuseppe Conte, durante la conferenza stampa congiunta tenutasi a Mosca fra il capo del Governo italiano e il presidente russo, sembrava parlare più in difesa degli interessi russi che di quelli italiani. Dialogare ha senso se si fissano obiettivi da raggiungere: in caso contrario, significa arrendersi alla supremazia del più forte.
Precisazioni sulla questione delle sanzioni verso la Russia, oggetto del recente viaggio a Mosca del ministro italiano Matteo Salvini. E’ dal 2007, con un celebre discorso di Vladimir Putin a Monaco, che la Russia è dichiaratamente in rotta di collisione con il resto del mondo. Lasciare le azioni di Mosca in Ucraina senza risposta e darne per acquisiti gli esiti è inammissibile, per tutti.
Una capotreno fa notizia per un messaggio poco ortodosso rivolto a viaggiatori di Rom. Non serve dire che in tutta Italia la percentuale di migranti sulla popolazione complessiva è dell’ics percento. Importano le situazioni concrete. La cittadinanza, nel valutare la presenza di migranti, la commisura alle situazioni che vive ogni giorno sui treni, nelle scuole, nei quartieri periferici.
Brevemente, sull’eco internazionale del referendum italiano. Vincenti e perdenti sulla scena internazionale.
Il 4 dicembre i cittadini italiani decidono con un referendum se le modifiche costituzionali entreranno in vigore oppure no.
Il Corriere della Sera pubblica un’intervista a Vladimir Putin. Alcuni punti meritano una valutazione ravvicinata.