Le sentenze con le quali il giudice italiano lascia liberi tre richiedenti asilo dalla Tunisia.
Le migrazioni, intensificatesi con le Primavere arabe del 2011 e a causa di altre evoluzioni degli equilibri mondiali, sono un capitolo preoccupante dell’attualità. Stati e istituzioni internazionali non riescono a limitare l’abuso del diritto d’asilo. Le migrazioni causano crescente insicurezza nella società europea e determinano gli orientamenti elettorali.
Le sentenze con le quali il giudice italiano lascia liberi tre richiedenti asilo dalla Tunisia.
Dopo i nuovi sbarchi a Lampedusa, le questioni che il dibattito pubblico in Europa spesso non considera.
Un caso analogo, avvenuto pochi giorni dopo a Malta, aiuta a comprendere e chiarire i fatti di Lampedusa.
Le cose che si dicono poco sull’ultimo caso SeaWatch, perché non servono alla propaganda dei pro e dei contro.
Le norme internazionali dovrebbero essere ripensate. Seppur con metodi ruvidi, Roma riesce a imporsi.
Italia: a stabilirne la legittimità è la Corte costituzionale. Abusi di parole e di comparazioni storiche.
discussione sul Patto ONU sulle migrazioni si accende anche in Italia. Il Patto è controverso: presta il fianco a strumentalizzazioni politiche, sia favorevoli sia contrarie. Guardato stando fuori dalle contrapposizioni fra le parti, il documento suscita varie perplessità. Un accordo non vincolante, in diritto internazionale, è un atto che può essere comunque molto influente.
La vicenda giudiziaria seguirà il suo corso, quella di politica interna italiana qui non interessa. Alcuni punti che restano sospesi, mentre il caso si avvia alla conclusione. Cento cittadini stranieri presenti sulla Diciotti sono stati «ridistribuiti» alla Conferenza episcopale italiana, che però non è uno Stato. Le sfide sono quelle di sempre, gli strumenti per affrontarle anche, basterebbe usarli con efficacia.
La controversia di queste ore sull’attracco della nave italiana Diciotti con 69 stranieri a bordo riporta alla questione dei recuperi di persone in acque libiche. Innumerevoli bambini periscono già via terra, prima di giungere alle coste del Mediterraneo. Le organizzazioni criminali, da parte loro, sanno che le opinioni pubbliche europee mal sopportano la visione dei bambini vittime degli affondamenti.
Considerazioni sui casi di queste ore: navi cariche di migranti chiedono attracco ai porti italiani. Il nuovo Governo di Roma rifiuta. La vicenda ha anche un risvolto umanitario, ma non la si chiarisce sin quando non si individua il punto di controversia. Anche la questione delle acque territoriali, delle zone di competenza per i salvataggi e delle catene di comando ha importanza relativa.
La situazione in Congo è tragica. Decine di gruppi di guerriglia uccidono, bruciano case, violentano donne e rapiscono bambini. Sui barconi che incrociano al largo della Libia i congolesi non ci sono, o ci sono in percentuale talmente bassa da non venir considerati nelle statistiche. Molti abitanti del Congo metterebbero firma, per potersi trasferire nei Paesi dai quali partono i migranti che arrivano in Europa con i barconi dalla Libia.
Il lodevole intento di non discriminare si trasforma in una convenzione senza più legami con la realtà.
Il violento terremoto che ha scosso l’Italia centrale ha suscitato reazioni connesse alla crisi dei migranti.
Il flusso di migranti dall’Africa del nord non accenna a diminuire e causa forti discussioni in Europa. Nei dibattiti si parla di aiuto umanitario e di politica d’accoglienza. Non sono questi gli unici e migliori argomenti possibili. L’aiuto umanitario rappresenta solo – per usare un termine preso a prestito dal linguaggio tecnico – l’ultimo miglio […]