
Prigožin: cosa resta in Africa per la Russia
La morte di Evgenij Prigožin: perché due mesi dopo il fallito golpe. Il suo ruolo in Africa e molto altro.
Per spiegare la Russia provo a cogliere temi non sempre trattati a fondo dai media, ma che rivelano le molte sfaccettature di quel Paese. L’analisi dettagliata delle conferenze stampa di Vladimir Putin e delle sue interminabili dirette televisive, uno specchio della società russa; i rapporti con l’Occidente e alcuni spunti culturali significativi.
La morte di Evgenij Prigožin: perché due mesi dopo il fallito golpe. Il suo ruolo in Africa e molto altro.
Rivolta del capo della brigata Wagner contro i vertici politico-militari russi: fatti e commento.
Cinque ragioni e cinque categorie di italiani alle quali interessa compiacere un Paese come la Russia.
Rivelazioni su possibili finanziamenti dalla Russia a favore di partiti politici europei, in circa 20 Paesi.
E’ morto a Mosca Michail Sergeevič Gorbačëv, ultimo capo di Stato dell’Unione sovietica: storia ed eredità.
Il mito di Gorbačëv in Occidente non corrisponde al ricordo che ne ha l’Europa orientale ed ex sovietica.
La posizione di Aleksandr Dugin nel regime russo, sulla base delle sue lezioni all’Università di Mosca.
La figlia di Dugin deceduta sul colpo. La figura del politologo è centrale nella politica estera russa.
Cosa ha detto Putin il 9 maggio: l’atteso discorso era circondato da timori di annunci rovinosi sulla guerra.
Putin giustifica la guerra in Ucraina con la protezione della cultura russa. Ottiene l’effetto contrario.
Attraverso l’onnipotente autorità di vigilanza sui media Roskomnadzor,»in questi giorni il governo russo ha chiesto a Radio Svoboda e alla TV Nastojaščee Vremja di rimuovere
Le lamentele che i cittadini portano al presidente in televisione sono uno specchio della Russia di oggi.
Alcune pagine dal nuovo libro «Il progetto della Russia su di noi.» Una sintesi del ruolo di Mosca in Europa.
La conferenza stampa di Vladimir Putin: rispetto alle edizioni passate, i toni sono stati più espliciti, a tratti sprezzanti.
Due punti della conferenza meritano particolare attenzione. Colpisce il modo esplicito in cui sono stati espressi.
Passato in mano statale, il Museo Roerich di Mosca è l’ombra di ciò che era durante la gestione privata.
Aspetti internazionali dei «gilet gialli» che sembrano sfuggiti, almeno in parte, alla grande comunicazione.
Con toni appena più sfumati del suo vice Salvini, anche Giuseppe Conte, durante la conferenza stampa congiunta tenutasi a Mosca fra il capo del Governo italiano e il presidente russo, sembrava parlare più in difesa degli interessi russi che di quelli italiani. Dialogare ha senso se si fissano obiettivi da raggiungere: in caso contrario, significa arrendersi alla supremazia del più forte.
Iosif Kobzon era un pezzo di storia. Più di mezzo secolo nella canzone e nella politica sovietiche e russe.
Il Museo Roerich di Mosca non è più accessibile e i reperti sono stati sequestrati: parlano i protagonisti.
Torino, 13 aprile 2018 ore 10:00, Palazzo di Città: inaugurazione mostra fotografica «Il Patto Roerich»
Un attentato ha causato 14 morti e paralizzato ieri la metropolitana di San Pietroburgo.
Il programma realizzato da Bruno Vespa e Al Bano da Mosca è un’altra brutta pagina offerta dai media italiani.
Il Corriere della Sera pubblica un’intervista a Vladimir Putin. Alcuni punti meritano una valutazione ravvicinata.
Quale messaggio i singoli dimostranti volessero effettivamente comunicare non lo sapremo in verità mai.
Luca Lovisolo: il mondo dentro i fatti
Lavoro come ricercatore indipendente in diritto e relazioni internazionali. Studio in particolare l’Europa dell’est e la Mitteleuropa. Nel mio corso «Capire l’attualità internazionale» comunico un metodo per comprendere ciò che accade nel mondo e perché ci riguarda.
Ho lavorato per quasi trent’anni come traduttore, professione sulla quale oggi tengo corsi e pubblico approfondimenti.
Bio | Notiziario | Corsi | Contatto
Si iscriva al mio notiziario
Lavoro come ricercatore indipendente in diritto e relazioni internazionali. Studio in particolare l’Europa dell’est e la Mitteleuropa. Seguo anche l’attualità di altri Paesi, quando presenta punti di contatto con le mie materie di specializzazione.
Ho lavorato per quasi trent’anni come traduttore, professione sulla quale oggi tengo corsi e pubblico approfondimenti.
Bio | Notiziario | Abbonamento | Contatto
Utilizzando il sito, Lei accetta l'uso dei «cookie» Informazioni
Utilizziamo i «cookie» per facilitare l'uso di questo sito. Continuando a leggere senza modificare le impostazioni, Lei acconsente al loro utilizzo. La nostra politica di protezione dei dati si trova >cliccando qui .