Dopo i nuovi sbarchi a Lampedusa, le questioni che il dibattito pubblico in Europa spesso non considera.
Dopo i nuovi sbarchi a Lampedusa, le questioni che il dibattito pubblico in Europa spesso non considera.
Si riparla di Crimea e conflitto Russia-Ucraina. Non sempre lo scenario è chiaro: domande e risposte.
Un anno di guerra: propaganda e opinione pubblica tra Italia e Germania. Il ruolo degli intellettuali.
Cinque ragioni e cinque categorie di italiani alle quali interessa compiacere un Paese come la Russia.
Le proteste a Cuba di questi giorni attribuite alla pandemia, ma la causa non è il COVID e non è l’embargo.
Il mondo del dopo-Coronavirus prende forma. Eventi che sembrano slegati mostrano interazioni rivelatrici.
Due fatti recenti ripropongono lo spinoso tema dei rapporti con Russia, Turchia e altri Stati autoritari.
Perché in Europa non si utilizza sinora il vaccino russo. I dati essenziali per comprendere la questione.
L’ampia intervista della giornalista ucraina Irina Kaščej a Luca Lovisolo, uscita su due periodici di Kiev.
La mia audizione alla Camera dei deputati italiana, Commissione affari esteri, su Russia e guerra ibrida.
Alcune pagine dal nuovo libro «Il progetto della Russia su di noi.» Una sintesi del ruolo di Mosca in Europa.
Alcune risposte alle questioni che si pongono in questi giorni in materia economica per fronteggiare la crisi.
Il riassunto delle misure prese. Chi ha rinunciato e chi ha ottenuto cosa. L’Italia ha un problema di uomini.
Un gesto errato nel merito e nel metodo. Nel 1953 il debito tedesco non fu ridotto per buon cuore.
Gli italiani sono convinti che l’Unione europea non stia aiutando. Perché? Le due cause di questo errore.
L’istituzione della «Commissione Segre» è avvenuta mentre il Comune di Dresda approvava una delibera simile.
Quanto è fragile il sistema di garanzie che ci permette di vivere godendo di un buon grado di libertà.
Un caso analogo, avvenuto pochi giorni dopo a Malta, aiuta a comprendere e chiarire i fatti di Lampedusa.
Le cose che si dicono poco sull’ultimo caso SeaWatch, perché non servono alla propaganda dei pro e dei contro.
Mentre da noi si fanno ponti d’oro ai progetti eurasiatici di Mosca, in Georgia si manifesta contro l’ingerenza russa.
Per capire il significato della presenza di Aleksandr Dugin a Lugano per la Svizzera, l’Italia e l’Europa bisogna conoscere la sua Quarta teoria politica. Senza questa fondazione, le mosse di Putin in Georgia e Ucraina, i rapporti Russia-Cina, le evoluzioni in Asia centrale ex sovietica e i passi dell’attuale governo italiano sembrano slegati. Perché la Quarta teoria ci riguarda tutti e qual è la sua concretizzazione.
La questione non riguarda solo l’Italia. Se si faranno, in un primo tempo gli italiani ne saranno entusiasti.
Cosa è successo in tre Paesi nei quali il voto europeo ha avuto esiti che suggeriscono considerazioni particolari.
Le similitudini con alcuni eventi ucraini e la loro percezione in Europa e nell’area di lingua italiana.
Il culmine della visita di Xi Jinping a Roma non è stata la firma per l’adesione italiana alla Nuova via della seta.
L’ironia sul caso del cantante Albano Carrisi, bandito dall’Ucraina, è fuori luogo. Le ragioni del fatto.
In Svizzera cominciano gli studi per estendere AlpTransit. A Roma si discute all’infinito sulla TAV.
La risposta ad alcuni quesiti dei lettori dopo il richiamo a Parigi dell’ambasciatore francese in Italia.
Tre livelli di connessione, intorno al caso dell’ambasciatore. l’Italia da che parte della Storia vuole stare?
C’è chi insiste nel difendere le sue condotte. L’epilogo della storia è tutt’altro che difficile da spiegare.
Due casi opposti che ruotano sull’asilo: non fare abuso di un istituto a protezione della dignità umana.
Italia: a stabilirne la legittimità è la Corte costituzionale. Abusi di parole e di comparazioni storiche.
Il libro di Michela Murgia si potrebbe archiviare tra le parodie malriuscite. La lettura, però, dice qualcosa.
Con toni appena più sfumati del suo vice Salvini, anche Giuseppe Conte, durante la conferenza stampa congiunta tenutasi a Mosca fra il capo del Governo italiano e il presidente russo, sembrava parlare più in difesa degli interessi russi che di quelli italiani. Dialogare ha senso se si fissano obiettivi da raggiungere: in caso contrario, significa arrendersi alla supremazia del più forte.
Precisazioni sulla questione delle sanzioni verso la Russia, oggetto del recente viaggio a Mosca del ministro italiano Matteo Salvini. E’ dal 2007, con un celebre discorso di Vladimir Putin a Monaco, che la Russia è dichiaratamente in rotta di collisione con il resto del mondo. Lasciare le azioni di Mosca in Ucraina senza risposta e darne per acquisiti gli esiti è inammissibile, per tutti.
La tentazione di confrontare ciò che successe a Roma il 16 ottobre 1943 con le vicende della migrazione.
La vicenda giudiziaria seguirà il suo corso, quella di politica interna italiana qui non interessa. Alcuni punti che restano sospesi, mentre il caso si avvia alla conclusione. Cento cittadini stranieri presenti sulla Diciotti sono stati «ridistribuiti» alla Conferenza episcopale italiana, che però non è uno Stato. Le sfide sono quelle di sempre, gli strumenti per affrontarle anche, basterebbe usarli con efficacia.
Il ponte crollato di Genova e il momento della sua costruzione: entusiasmi e leggerezze di un’epoca.
Una capotreno fa notizia per un messaggio poco ortodosso rivolto a viaggiatori di Rom. Non serve dire che in tutta Italia la percentuale di migranti sulla popolazione complessiva è dell’ics percento. Importano le situazioni concrete. La cittadinanza, nel valutare la presenza di migranti, la commisura alle situazioni che vive ogni giorno sui treni, nelle scuole, nei quartieri periferici.
In Italia, profili manageriali di taglio autenticamente globale non ce ne sono, o non ce ne sono abbastanza. FIAT fu a lungo sinonimo di scarsa qualità. Sopravvisse anche perché l’Italia limitò l’importazione di automobili giapponesi. Ebbe sostanziosi aiuti dalla politica, anche dalle mura del Cremlino. Marchionne ha rotto il circolo vizioso tra favori della politica, prodotti scadenti e imprenditoria di relazione.
La controversia di queste ore sull’attracco della nave italiana Diciotti con 69 stranieri a bordo riporta alla questione dei recuperi di persone in acque libiche. Innumerevoli bambini periscono già via terra, prima di giungere alle coste del Mediterraneo. Le organizzazioni criminali, da parte loro, sanno che le opinioni pubbliche europee mal sopportano la visione dei bambini vittime degli affondamenti.
Considerazioni sui casi di queste ore: navi cariche di migranti chiedono attracco ai porti italiani. Il nuovo Governo di Roma rifiuta. La vicenda ha anche un risvolto umanitario, ma non la si chiarisce sin quando non si individua il punto di controversia. Anche la questione delle acque territoriali, delle zone di competenza per i salvataggi e delle catene di comando ha importanza relativa.
La Conferenza internazionale di Monaco sulla sicurezza 2018: le sfide aumentano, i leader diminuiscono.
Il lodevole intento di non discriminare si trasforma in una convenzione senza più legami con la realtà.
I nuovi migranti italiani parlano come ogni altro giovane europeo: per loro, in Italia, non può esserci posto.
Alla televisione italiana un dibattito sulle «donne dell’Est» ha suscitato diffusa riprovazione.
Il 4 dicembre i cittadini italiani decidono con un referendum se le modifiche costituzionali entreranno in vigore oppure no.
Il Corriere della Sera pubblica un’intervista a Vladimir Putin. Alcuni punti meritano una valutazione ravvicinata.
Il flusso di migranti dall’Africa del nord non accenna a diminuire e causa forti discussioni in Europa. Nei dibattiti si parla di aiuto umanitario e di politica d’accoglienza. Non sono questi gli unici e migliori argomenti possibili. L’aiuto umanitario rappresenta solo – per usare un termine preso a prestito dal linguaggio tecnico – l’ultimo miglio […]
Non mi piace entrare in dettagli di politica spiccia, ma il caso del ministro italiano Maurizio Lupi mi stimola alcune considerazioni.
A tre mesi dal referendum che in Svizzera ha sancito la reintroduzione dei contingenti per i lavoratori stranieri.
La morte del Cardinal Carlo Maria Martini solleva domande sul ruolo della Chiesa in Italia ed Europa. Un soggetto sui generis del diritto internazionale che non tocca solo la vita dei credenti.