Un errore che può squalificare tutto il resto della traduzione e gettare un’ombra sulla competenza del traduttore che l’ha svolta. Come tradurre in italiano l’espressione Civil Law, quando compare in testi legali scritti in Paesi anglosassoni? Può avere più accezioni. L’organizzazione istituzionale di un Paese condiziona pesantemente il linguaggio, non solo nei testi strettamente giuridici.
«… Una tale disposizione infatti non sarebbe compatibile con il Codice civile inglese». Al lettore più attento non sarà sfuggito che questa citazione, purtroppo non inventata, contiene un errore che può squalificare tutto il resto della traduzione e gettare un’ombra sulla competenza del traduttore che l’ha svolta.
Come tutti i Paesi nei quali la giustizia si fonda sul principio della cosiddetta Common Law, infatti, l’Inghilterra non ha un Codice civile, che è una fonte del diritto di origine napoleonica tipica dei Paesi europei continentali e di quelli che furono loro colonie nel resto del mondo. Nei Paesi Common Law, i giudizi sono formati non secondo i principi raccolti nei codici, ma sulla base delle sentenze emesse precedentemente su casi analoghi. La ricerca può arretrare anche di secoli. Un modo profondamente diverso di concepire la formazione del giudizio, che sovverte le priorità fra dettato della legge e giurisprudenza, rispetto a come le conosciamo nei Paesi continentali.
I Paesi nei quali la giustizia segue il principio della Common Law si riconoscono nel modello anglosassone: adottano la Common Law non solo l’Inghilterra, l’Australia e gli Stati uniti, ma anche le ex colonie e protettorati inglesi nel mondo (ad esempio l’India o la Nigeria). In alcune ex colonie la tradizione della Common Law è esposta a influenze di origine locale o religiosa. E’ curioso notare che all’interno dei sistemi di Common Law possono coesistere delle «isole» che presentano, per le loro vicende coloniali o storiche, elementi di diritto europeo continentale, come lo Stato della Louisiana negli Stati uniti (ex colonia francese), la provincia canadese del Quebec o la Scozia nel Regno unito.
Cosa si intende in questo contesto per Civil Law? E’ un lemma che può avere più significati.
Civil Law opposta a Criminal Law. Nonostante le differenze di sistema, anche i Paesi Common Law conoscono la distinzione tra violazioni civili e violazioni penali. In questi casi, l’espressione Civil Law può essere resa in italiano con diritto civile, ma non con codice civile. Anche l’uso del termine legge come traducente di law deve essere molto cauto, proprio per il diverso ruolo che un provvedimento legislativo assume in un Paese Common Law. Occorre poi tenere conto che taluni illeciti che nei Paesi di diritto europeo continentale attengono al diritto penale, nei Paesi Common Law possono attenere invece al diritto civile.
Civil Law opposta a Common Law. In lingua inglese si utilizza il lemma Civil Law anche per designare genericamente tutti i Paesi di diritto europeo continentale, cioè… non di Common Law («England is a Common Law jurisdiction, France is a Civil Law jurisdiction»). In questo caso le soluzioni di traduzione possono essere molteplici: talvolta, la definizione viene lasciata in lingua inglese («La Francia è un Paese Civil Law»). Chi non vuole cedere alla pigrizia degli anglicismi può utilizzare, ad esempio, «Paesi di diritto europeo continentale.»
Civil law nei Paesi… Civil Law. Quando un testo in lingua inglese si riferisce al diritto civile di un Paese di diritto europeo continentale, non può far altro che utilizzare ancora l’espressione civil law («The Italian civil law»). La differenza tra Civil Law nell’accezione di sistema ordinamentale e civil law nell’accezione di diritto civile è talvolta marcata dall’utilizzo delle iniziali maiuscole per la prima e minuscole per la seconda, ma è un uso non costantemente applicato.
Altri utilizzi riguardano ad esempio la distinzione tra civil law e military law, che nel diritto continentale di lingua italiana si esprime con giurisdizione (giurisdizione ordinaria e giurisdizione militare, in questo caso). Gli esempi possono continuare.
L’organizzazione istituzionale di un Paese condiziona pesantemente il linguaggio, non solo nei testi strettamente giuridici. Non è raro imbattersi in evidenti imprecisioni terminologiche anche in articoli di giornale. In diritto le inesattezze di linguaggio si trasformano rapidamente in errori sostanziali. Alle spalle di una corretta formulazione vi è una irrinunciabile conoscenza delle istituzioni e dell’organizzazione giudiziaria del Paese interessato.
Stefania Albrizio ha detto:
Ottima spiegazione. Grazie!
“Civil Law”. Ma in italiano? | Verto Group S.r.l. – Soluzioni e servizi di Internazionalizzazione ha detto:
[…] traduzione dell’espressione “Civil Law”. Prendiamo a prestito l’ottimo articolo di Luca […]
Lucia Caravita ha detto:
Concordo pienamente con te Luca!